Zuava del Pellegrino

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La Zuava del Pellegrino, passato e presente di un antico coltello ricco di storia e tradizioni, deve il suo nome ad un corpo militare francese dell’epoca.
Utensile indispensabile per l’uomo fin dall’antichità, ancora oggi esercita la sua inspiegabile attrazione misteriosa di oggetto intriso di storia, un amico intimo dal quale non ci si separava.
La Zuava del Pellegrino vuole rappresentare l’unione simbolica e spirituale di un oggetto nato per tagliare, lavorare e accompagnare l’uomo nel proprio cammino di vita e, in questo caso, anche per pregare davanti alla croce raffigurata nel manico; croce che appare rovesciata a coltello chiuso, da aperto invece, piantato nel legno o nel pane prima di consumarlo, permette di avere la croce nella giusta posizione.
Il manico in corno di bufalo è caratterizzato da 7 chiodini in argento, 7 come i vizi capitali, sulla lama in acciaio 440c sono invece rappresentante la concha del pellegrino e la freccia a richiamare i simboli che guidano il cammino.
A corredo un sacchetto di juta e un rosario composto da 10 grani di onice nera.
I pellegrini che transitavano lungo i cammini spirituali avevano sicuramente un coltello in tasca e chissà se qualcuno di loro aveva con sé un coltello di questo tipo..
A noi piace immaginarlo ed è per questo che oggi abbiamo ideato e realizzato interamente a mano a Scarperia questo gioiello da collezionare e perché no da portare lungo i vostri meravigliosi cammini, un oggetto UNICO e carico di significati nato dalla splendida collaborazione di Andrea Vierucci, Alessandro Conti e Fabio Gasparrini.

” Turista è chi passa senza carico né direzione, camminatore chi ha preso lo zaino e marcia, Pellegrino chi, oltre a cercare, sa inginocchiarsi quando è necessario”.
San Riccardo – Anno domini 1299 Viterbo

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