I Coltelli dell’Amore – Storia e Curiosità

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Il coltello è uno strumento che assume facilmente valori simbolici strettamente connessi con l’ambiente sociale e culturale in cui viene prodotto e utilizzato. In questo caso il coltello dell’amore assume un ruolo di primaria importanza, presente nei secoli passati in varie zone d’Italia centrale e meridionale erano oggetto di dono tra innamorati.

Il coltello aveva il ruolo di sancire un legame, questa interpretazione trova riscontro anche nella letteratura popolare, dove brani, generalmente in forma di strofe, confermano che l’innamorato teneva con se il coltello vedendo in esso più di un doppio dell’amato che un semplice pegno. La funzionalità pratica assumeva un ruolo secondario, ma erano gli elementi decorativi e simbolici; cuori incatenati, colombe, tralci di fiori, iniziali dell’amati, e i due amati che si tengono per mano, fino ad portare incise frasi “ non ti fidar di me se il cuor ti manca, lo mio amore l’ha nome battista me lo ripiego e me lo metto in tasca pe facci l’amor e un esse vista“. Queste frasi ritrovate su alcuni vecchi coltelli, testimoniano il valore simbolico che si attribuiva al coltello.

Alcuni esemplari costituivano anche una protezione dal malocchio, provocato magari dall’invidia di altre ragazze nei confronti di quella che si fidanzava, e che si teneva lontano grazie agli inserti spesso in avorio inseriti nel manico, che formavano e raffiguravano un occhio dell’amato che vegliava sulla consorte proteggendola.

Esistono varie forme e misure che variavano in funzione di chi era a riceverlo: se era la donna, nel coltello prevalevano gli aspetti decorativi e simbolici, e molto spesso erano privi di blocco della lama. Nel caso fosse la donna a donarlo a l’uomo, può essere invece interpretato come un’ esortazione al valore virile, accompagnata però dalla volontà protettiva dell’innamorata che non si limitava a fare incidere una dedica o un simbolo d’amore sulla lama, ma badava ad fornire al suo amato uno strumento che risultasse ben efficacie nei momenti in cui poteva essere messo in gioco la vita.

Solitamente i coltelli dell’amore da uomo risultavano più lunghi fino a superare i 40cm e con blocco della lama. Coltelli riccamente decorati con intarsi in avorio argento ottone, sempre realizzati dal pieno della punta del corno di bufalo e di bue, conservati in collezioni pubbliche.

Sopravvivono attualmente una quindicina di coltelli che furono sicuramente in passato oggetto di dono di fidanzamento. Sette di essi si trovano al museo di antropologia criminale di Torino mentre uno è conservato al Museo Nazionale di Arti e Tradizioni popolari di Roma, altri sette esemplari si trovano nel museo di Scarperia.

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